La tensione saliva, si parlava di ostaggi in Casa Milan e, alla fine, è arrivata, nella tardissima serata del 30 giugno, praticamente ad un’ora sola dal gong di fine stagione vero e proprio, la firma sul contratto di Paolo Maldini e Frederic Massara.
I due dirigenti, protagonisti dello scudetto al pari di allenatore, staff e giocatori, resteranno al Milan per almeno altri due anni. Proprio Maldini, intercettato dalla stampa fuori dalla sede, a precisa domanda ha risposto, visibilmente stanco ma soddisfatto, che “si potrà progettare un Milan protagonista“.
Che vuol dire? Vuol dire che i due avranno margini in più per completare una squadra buona, ma che presenta delle lacune: l’esterno destro e il trequartista con gol nella faretra (o uno che sappia fare entrambe le cose, sebbene Ziyech non lontano e De Ketelaere ancora nel taccuino facciano pensare che i colpi saranno due), un centrale difensivo di riserva, un nuovo Kessié e un vice Hernandez.
Lasciando stare i giornali (dire che Maldini vuol fare il Marotta è uno scempio alla logica e al buon senso e il perché lo capiremo prestissimo), diciamo subito che la proprietà uscente, Elliot, si è inimicata parte del tifo rossonero per l’avarizia che ha impedito di prendere giocatori più noti ed esperti, sebbene le scelte fatte siano state orientate più a non strapagare i procuratori che a tirare sul prezzo con i club.
La nuova proprietà, RedBird, accontenterà Maldini e Massara? Se hanno firmato, soprattutto nel caso dell’ex capitano, vuol dire che sono state date garanzie quali un portafoglio più gonfio, ma sempre nel rispetto delle regole finanziarie ed economiche.
C’è, infatti, un incontro con la UEFA in autunno per valutare la situazione e proseguire il cammino verso un bilancio sano. Tutto ciò mentre altrove si spende senza criterio e si fa all-in per vincere subito senza pensare a quel che accadrà dopo.
E Ivan Gazidis? Rimarrà in sella come AD, ma fino a novembre. La lotta contro il tumore alla gola che lo affligge, purtroppo, non è ancora vinta e il manager sudafricano dovrà continuare le cure, che prenderanno logicamente il sopravvento sul resto. Entro la fine dell’anno conosceremo il nome del nuovo AD, che sarà un uomo di Jerry Cardinale.
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