Spezia-Brescia 0-1: il gol in apertura di match di Borrelli, malgrado la fortissima pressione spezzina non fiaccata nemmeno dall’espulsione di Cassata, regge fino al triplice fischio e dà ai lombardi un’insperata quanto fondamentale vittoria che permette loro l’aggancio al Sudtirol all’11° posto a 34 punti, mentre per i liguri, a causa anche della sonante vittoria del Pisa, si far sempre più difficile la lotta per il 2° posto.
Cosenza-Pisa 0-3: i toscani, sfruttando la doppia superiorità numerica per le espulsioni di Sgarbi e Martino, travolgono i calabresi con tre gol nel primo tempo ad opera di Moreo, Touré e Micai (autogol) e distanziano ancora lo Spezia portandosi a +8 e consolidando secondo posto e probabilmente iniziando la corsa verso il ritorno in A dopo oltre trent’anni. Il Cosenza, invece, resta ultimo con 25 ed è sempre più sull’orlo del baratro.
Mantova-Sudtirol 2-0: Mensah e Radaelli danno ai lombardi tre punti fondamentali che permettono loro di non rischiare di essere risucchiati ancor di più in zona playout o peggio, ma due punti di distacco sono ancora pochi; gli altoatesini sono in una situazione simile pur avendo perso oggi, ma il vantaggio sulle zone più pericolose è di soltanto un punto.
Modena-Catanzaro 2-1: non basta Iemmello, ora capocannoniere solitario con 15 reti, ad espugnare il “Braglia” a causa dei centri di Magnino e di Gliozzi. Il Catanzaro, rimasto 5° con 46 punti, non sfrutta lo stop della Cremonese e, oltre all’aggancio mancato, viene anche raggiunto dalla Juve Stabia, mentre il Modena va a 38 e, ora 10°, è a -2 dai playoff.
Sampdoria-Frosinone 0-3: sbagliato un rigore con Coda a fine primo tempo, i liguri crollano nella ripresa sotto i colpi di Koné, Monterisi e Ghedjemis e restano pericolosamente invischiati in zona retrocessione essendo 17° insieme alla Reggiana con 32 punti, ma con gli scontri diretti a sfavore. I laziali, invece, sono adesso 12° con 36 punti, a +2 sui playout, ma anche a +4 dai playoff.

Cremonese-Cittadella 2-2: Valoti e Pickel evitano ai lombardi una clamorosa sconfitta interna causata dalle reti di Okwonkwo e Rabbi e alla fine si può parlare di un punto guadagnato, ma poco utile in quanto non riesce l’allungo sul Catanzaro e il consolidamento del 4° posto; i veneti, invece, perdono due punti e la possibilità di allontanarsi ancora un po’ dalla zona retrocessione, ora distante appena 2 punti.
Sassuolo-Reggiana 5-1: la massima serie è ormai alle porte per gli emiliani, che travolgono anche i corregionali e coproprietari del “Mapei Stadium” grazie a Mulattieri, Reinhart (autogol), Laurienté, Boloca e Verdi (rigore) lasciando ai granata la magrissima soddisfazione del gol del momentaneo vantaggio con Vergara. Non c’è mai stata partita e alla fine del primo tempo si era già sul 4-1. Il Sassuolo va dunque a 72 punti e, grazie ai 17 punti di vantaggio sullo Spezia 3° su 21 ancora disponibili, la promozione potrebbe arrivare già la prossima settimana in caso di vittoria neroverde a Palermo e di mancata vittoria dei liguri nel derby interno contro la Sampdoria. Ma è solo questione di tempo, poco tempo.
Carrarese-Bari 2-1: Torregrossa e Guarino ribaltano l’iniziale vantaggio pugliese firmato da Simic e per i toscani inizia un mini torneo che, visti i pochissimi punti di distacco da playout e playoff, non potrà che creare sorprese da qui al termine della stagione regolare. Il Bari, invece, resta ancora 8° con 40 punti.
Cesena-Juve Stabia 1-2: Shpendi torna a segnare dopo l’infortunio, ma il suo gol non basta a rimontare quello di Adorante e l’autorete di Mangraviti. I campani vanno così a 46 punti e, oltre a consolidare il 6° posto, riescono anche ad agganciare il Catanzaro al 5° e mettono nel mirino il 4° dopo lo stop della Cremonese, mentre il Cesena resta 7° con 42 e ora deve battagliare per non lasciare la zona playoff.
Salernitana-Palermo 1-2: i siciliani, avanti di due reti grazie ai soliti Brunori e Pohjanpalo, solo nel recupero subiscono il gol campano a opera di Amatucci e ottengono un successo importantissimo che consente loro di agganciare il Cesena al 7° posto a quota 42 punti; i padroni di casa, invece, restano penultimi con 30 e rischiano sempre di più.
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