La storia di Allegri sulla panchina della Juventus sembrerebbe arrivata ai titoli di coda. Il club bianconero per riscostruire un nuovo ciclo, possibilmente vincente, avrebbe individuato il profilo giusto: Tiago Motta, attuale tecnico del Bologna.
Tiago Motta con il suo Bologna, in questa stagione ha impressionato tutti, non solo per i risultati ma per il gioco espresso. Nella prima pagina di Tuttosport viene esaltato per il pressing alto, propensione offensiva, tiri in porta, gioco sempre propositivo, un quadro ben diverso da quello espresso da mister Allegri.
I tifosi della Juventus, mai riconoscenti e di scarsa memoria per i successi di Allegri lo hanno già scaricato. Allegri 2 non ha convinto, anzi è diventato un peso anche a livello economico, 7 milioni a stagione pesano sul bilancio bianconero.
Allegri ancora ha un anno di contratto e non ha nessuna intenzione di dimettersi. Perché dovrebbe? Il minimo sindacale, entrare in Champions è stato centrato, manca solo la matematica, e poi c’è una finale di Coppa Italia da giocare contro l’Atalanta che porterebbe la Juventus a vincere un altro trofeo.
Juventus vuole Tiago Motta, ma occhio a Milan e Chelsea
Tutti vogliono Tiago Motta. Il tecnico, in scadenza di contratto con il Bologna è cercato in Italia e all’estero. La Juventus lo vorrebbe per il dopo Allegri e sembra la favorita. Sullo sfondo però c’è anche il Milan che sta valutando la posizione di Pioli, ma occhio al Chelsea, che sbaraglierebbe la concorrenza offrendo un ingaggio più pesante, un calciomercato senza limiti di spesa.
Una cosa è certa, Tiago Motta ha riportato il Bologna dopo 22 anni in Europa. Ora c’è da stabilire in quale competizione, ma con 63 punti a 4 giornate dalla fine, + 4 dalla Roma e + 6 dall’Atalanta(gara in meno), la Champions League sembrerebbe un sogno possibile.
In casa Bologna tutti concentrati sull’obiettivo. Un eventuale qualificazione alla Champions League potrebbe aprire nuovi scenari, e giustamente Tiago Motta fino alla fine del campionato non svelerà mai il suo futuro. Troppo importante la posta in palio: sensibilità e rispetto per una tifoseria che lo adora sono elementi fondamentali per non incrinare l’ambiente.
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