Domenica sera di verdetti nei Playoff NBA, con la griglia delle Finali di Conference che si è completata con i passaggi del turno di Portland Trail Blazers (dopo 19 stagioni) e di Toronto Raptors (dopo 3 stagioni).
A sfidare i Golden State Warriors nelle Western Conference Finals saranno i Portland Trail Blazers che, al Pepsi Center di Denver, fanno il colpaccio ed eliminano i Nuggets. E’ stata una vera battaglia, una Gara-7 come da prammatica, ricca di phatos, tensione ed errori; una sfida dove ha vinto la squadra che ha sbagliato (un pochino) di meno. I ragazzi di coach Malone hanno tanto da recriminare. L’avvio, infatti, è tutto dei padroni di casa, che allungano decisi e vanno al primo riposo sul +12 (17-29). I Blazers, a causa anche di un Lillard fuori partita, crollano fino al -17 (22-39 con 7’26” da giocare nel secondo periodo); ma i Nuggets peccano di killer instinct, tenendo in vita gli avversari. Così la squadra di coach Stotts riesce a dimezzare praticamente lo svantaggio, tornando negli spogliatoi sul -9 (39-48).

Nel secondo tempo, l’attacco dei Nuggets va piano piano sempre più in tilt, mentre dall’altra parte sale in cattedra un CJ McCollum che veste il ruolo di go-to-guy dei Blazers, guidando una gran rimonta. I padroni di casa rimangono in vantaggio fino a poco più di 1″ dall’ultima pausa, ma sbagliano una marea di tiri, anche comodi; così arriva il sorpasso, firmato proprio da McCollum, a 12″ dalla sirena; al 36′, comunque, Denver è ancora avanti, seppur di un solo punto (71-72). Nel quarto periodo, mentre è Jokic a provare a prendere per mano i padroni di casa, dall’altra parte si iscrive alla partita finalmente anche Lillard (sua la tripla del +5 ospite (81-76)), mentre il protagonista che non ti aspetti diventa Evan Turner, autore di una serie di giocate su entrambi i lati del campo di importanza fondamentale.
E’ proprio Turner a mettere i liberi del +6 Portland con 4’26” da giocare (89-83); di riffa e di raffa Denver riesce a restare in scia, ma gli ospiti vanno due volte sul +7, prima con una bomba di Lillard, poi con un tiro dalla media di McCollum (94-87 e 2’57” da giocare). A rianimare il Pepsi Center ci pensa un mini-break di 0-6 (94-93 a 1’43” dal termine), firmato Murray, Harris e Jokic. La risposta, dall’altro lato, arriva sempre dal #3, che piazza altri due canestri d’importanza capitale, il secondo dei quali vale il +3 con 12.4″ sul cronometro (98-95). Arriva la fase decisiva: sulla rimessa successiva, Seth Curry manda in lunetta Jokic, che fa solo 1/2; poi ai liberi ci va Turner, che però fa 2/2, chiudendo la partita sul 100-96. Festeggia Portland, che ha in McCollum l’MVP di serata (37+9 rimbalzi). A Denver non sono bastati Jokic (29+13 rimbalzi e 4 stoppate) e Murray (17+6 rimbalzi e 5 assist).
Ad Est, invece, saranno i Toronto Raptors a sfidare i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo per un posto alle NBA Finals 2019. La squadra di coach Nurse l’ha spuntata alla Scotiabank Arena sui Philadelphia 76ers al termine di un’altra partita agonisticamente stupenda, altro emblema di quel che significa giocare una Gara-7 a questi livelli. Il primo quarto comincia con tanti errori da una parte e dall’altra (emblematico l’1/16 complessivo delle due squadre da tre); Toronto sbaglia un pochino meno e, al 12′, conduce 13-18. Ad inizio secondo quarto, i padroni di casa toccano più di una volta il +8 di vantaggio; ma Philadelphia rimane sempre a contatto e, dopo esser anche passata davanti, poco dopo metà quarto, alla pausa lunga insegue di 4 lunghezze (40-44).

Al rientro dagli spogliatoi, i Raptors provano un nuovo allungo, arrivando sul +9 grazie a Gasol (41-50 a 9’28” dall’ultima pausa); gli ospiti, però, replicano alla grande, piazzando un break di 16-0 (57-50 con 4’59” sul cronometro). L’inerzia favorevole ai Sixers, però, non dura molto, e Toronto riprende le redini della partita, terminando il terzo quarto sul 64-67. Si decide quindi tutto negli ultimi 12′. L’equilibrio perdura, con Philadelphia che trova quello che sarà il suo ultimo sorpasso a 6’49” dal termine grazie a Simmons (78-77). I padroni di casa rispondono con un break di 2-8 (80-85 con 4’48” da giocare); non si fa attendere la contro-replica degli ospiti, con Redick che firma il gioco da tre punti del pari 85 (3’29” alla fine).
Per un paio di minuti non segna nessuno; poi sono Leonard e Siakam a sbloccare il punteggio (85-89 e 1’14” sul cronometro). Può sembrare l’allungo decisivo, ma i Sixers hanno intenzione di lottare fino all’ultimo. Prima Embiid realizza i liberi del -1 (88-89 con 12″ a disposizione); poi, dopo un 1/2 di Leonard, è Butler a trovare il canestro del 90-90 con 4.2″ da giocare. C’è aria di overtime, ma Leonard non è d’accordo: sull’ultima azione, riceve il pallone sulla rimessa da Gasol, circumnaviga Simmons e, quasi dall’angolo di destra, tira in faccia ad Embiid; il pallone, a tempo scaduto, rimbalza quattro volte sul ferro prima di entrare, facendo esplodere il palazzetto e tutti i fan dei Raptors, per il 90-92 finale.
L’ex San Antonio Spurs la vince praticamente da solo, con la miglior prestazione nella storia della franchigia canadese in una Gara-7 (41+8 rimbalzi e 16/39 al tiro); con soli 7 giocatori utilizzati da coach Nurse, il secondo miglior marcatore è stato Serge Ibaka (17+8 rimbalzi in uscita dalla panchina). Ai Sixers, invece, non sono stati sufficienti i vari Joel Embiid (21+11 rimbalzi), JJ Redick (17), Jimmy Butler (16) e Tobias Harris (15+10 rimbalzi), oltre a Ben Simmons (13+8 rimbalzi e 5 assist).
Di seguito, il resoconto della notte:
WESTERN CONFERENCE SEMIFINALS
PORTLAND TRAIL BLAZERS @ DENVER NUGGETS 100-96 (4-3)**
EASTERN CONFERENCE SEMIFINALS
PHILADELPHIA 76ERS @ TORONTO RAPTORS 90-92 (3-4)**
*Tra parentesi, la situazione delle varie serie.
**Portland e Toronto si aggiudicano la serie.
Segui TechSporty su Telegram!
Non perderti le ultime news.