La disastrosa stagione ai piedi del Vesuvio ha costretto Aurelio De Laurentiis a fare meno lo spiritoso e lo spaccone dopo essersi convinto, un’estate fa e con il tricolore sul petto, di essere San Gennaro o qualche altra divinità capace di fare e disfare solo schioccando le dita.
Con Antonio Conte, e non più con allenatori bolliti o ingaggiati per disperazione, si tornerà a fare sul serio, come molto serio è il mercato che sta portando avanti la società.
Bisogna fare i conti con la realtà: in tanti, tra cui Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia, dopo un anno superbo, si sono rivelati prevedibili nelle loro giocate e hanno reso meno; appagamento o reale dimensione dei due?
Probabilmente la prima ipotesi e con uno come il tecnico salentino in panchina, un mago nello spremere fino all’ultima goccia di sudore e talento qualsiasi calciatore gli capiti, dal fenomeno al più improbabile dei paracarri, è molto probabile che le prestazioni tornino a essere quelle di due stagioni fa.
Nel frattempo, comunque, De Laurentiis sta esaminando l’impressionante offerta da 200 milioni arrivata dal PSG per prelevare il nigeriano e il georgiano e portarli sotto la Tour Eiffel.
Conte stesso ha ribadito, sbuffando, che il georgiano non lascerà Napoli, mentre non vi è sicurezza che sia così anche per Osimhen, che per una cifra vicina ai 130 milioni della sua clausola potrebbe fare armi e bagagli e andare alla corte di Luis Enrique.
A Napoli Osimhen prende 10 milioni annui più bonus e ha un contratto fino al 2026, ergo sarebbe una gran boccata d’ossigeno per le casse partenopee.
Il PSG ha perso Mbappé e vuole cedere Kolo Muani, che potrebbe andare nella sponda biancorossa di Madrid, e deve rifare l’attacco; Osimhen piace e molto a Nasser e un’offerta da 130 milioni potrebbe far svenire De Laurentiis e inducendolo in tentazione. Lui e naturalmente l’attaccante.
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