Sappiamo che per l’arrivo al Milan di Joshua Zirkzee è tutto fatto. La clausola rescissioria da 40 milioni verrebbe pagata dal 1° luglio, prima non è possibile, e la proposta di un contratto quinquennale da quattro milioni netti è stato accettata ed è tutto pronto per l’apposizione delle firme sull’atto.
E qual è il problema allora? L’agente Kia Joorabchian. L’agente anglo-iraniano vuole la sua mazz… ehm, commissione da 15 milioni e non è disposto a trattare al ribasso come richiesto dai dirigenti del Milan.
E’, questa dei rossoneri, una battaglia giusta contro una modalità che sottrae quantità oceaniche di denaro al mondo del calcio e rende schiave degli agenti le società. Ma solo il Milan cerca di combattere e pare una battaglia già persa.
Tali somme, chiamate commissioni ma in realtà vere e proprie tangenti, andrebbero versate dal giocatore al proprio agente e non dalle società. Ma sono parole al vento.
Ad ogni modo, il Milan cerca di guardarsi attorno e così vaglia altri nominativi, tra i quali è spuntato anche Tammy Abraham.
L’inglese, classe 1997, è alla Roma dal 2021 e dopo una prima annata da 27 gol totali, la sua media si è ridotta addirittura di un terzo nella seconda, mentre nella stagione conclusa da poco è rimasto fuori a lungo a causa della rottura del legamento crociato.
La Roma vuol liberarsene e lo sta proponendo qua e là, anche al Milan, chiedendo in cambio 25 milioni. Ma i rossoneri giustamente nicchiano: non è un bomber che fa sfracelli sotto porta e le sue condizioni destano preoccupazione. E in effetti l’infermeria di Milanello è fin troppo frequentata.
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