Calcio italiano, perdita da 519 milioni di euro nel 2014/2015. Ma la Figc è in positivo

Il calcio italiano ha fatto registrare una perdita pari a 525,8 milioni di euro nella stagione 2014/15. È quanto emerge dal report presentato questa mattina dalla Figc presso la Camera dei Deputati. Secondo le stime della Federcalcio, il 98,7% del dato aggregato deriva dalle perdite registrate nei campionati professionistici (519 milioni), mentre leghe e calcio dilettantistico e giovanile presentano un risultato negativo pari rispettivamente a 4,2 e 6,6 milioni. Praticamente opposti le cifre che riguardano la Figc, che ha prodotto un risultato netto positivo per circa 4 milioni di euro.

Michele Uva, direttore generale della Federcalcio, ha spiegato che questo report rappresenta un unicum a livello internazionale e il primo passo di un nuovo filone di analisi, che nei prossimi anni permetterà di trattare anche il tema dell’indotto economico generato dal calcio all’interno del Sistema Italia. Secondo il presidente della Figc Carlo Tavecchio i vertici del calcio italiano stanno facendo una valutazione statistico-scientifica del sistema calcio, che è un gioco ma incide a fondo sul sistema economico e sociale del Paese. La Figc – sottolinea il numero uno della Federcalcio – conta 1,4 milioni di tesserati e 600 mila partite ufficiali organizzate ogni anno e questa attività produce un volume d’affari importante, con un fatturato di oltre 3,7 miliardi di euro. Ecco perché il calcio rappresenta un importante crescita economica e sociale per il Paese.

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