Atalanta, Gianpaolo Bellini si ritira

Il capitano storico dell’Atalanta Bellini lascia il calcio dopo 18 stagioni alla Dea

Ci sono bandiere più silenziose di altre, ma pur sempre bandiere rimangono. Queste sono favole devono sempre essere raccontate in quanto ne vale la pena: quella di Gianpaolo Bellini ne è la prova lampante.

Gianpaolo Bellini domenica ha lasciato il calcio giocato dopo ben 18 stagioni da calciatore professionista, sempre con la stessa maglia, quella dell’Atalanta, dove era il capitano storico.

Difensore con oltre 400 presenze con la maglia della Dea, Bellini è sempre rimasto senza mai andarsene, anche quando la squadra bergamasca ha dovuto retrocedere in Serie B: lui non ha fatto mai una piega ed è rimasto, sempre.

Sia chiaro: non stiamo parlando di un fuoriclasse, ma lui questo lo sa. Il centrale, però, è stato in grado di conquistare la massima serie italiana e non ha mai sfigurato divenendo, così, una delle garanzie nonché punti cardine di questa squadra, stagione dopo stagione, dal settore giovanile alla prima squadra.

Il suo futuro appare piuttosto chiaro: secondo una sua dichiarazione rilasciata a Premium Sport, Bellini ha detto che al momento si vede molto di più in un ruolo dirigenziale invece che sui campi di calcio in qualità di allenatore, ma che tuttavia è ancora presto per fare progetti.

Riguardo alla sua carriera, invece, Bellini ha le idee chiare:

A chi dedico la mia carriera? A mia mamma: mi sarebbe piaciuto che domenica ci fosse stata. In tutti questi anni mi avrebbe sicuramente dato una mano, mi avrebbe aiutato a superare i momenti di difficoltà. Ma sono convinto che potrebbe dirsi orgogliosa di quello che ha fatto suo figlio.

Ha un grande cuore il capitano: mai una parola fuori posto, mai un lamento, mai una volta sui giornali di gossip per la sua vita privata. Nulla di tutto questo, nemmeno quando l’anno scorso le presenze stagionali sono state davvero poche, soltanto 9, lui si è sempre fatto trovare pronto, sempre disponibile. Perchè questo è il vero capitano: non un fenomeno da palcoscenico, ma un uomo silenzioso che tiene unito lo spogliatoio.