AirTags: tra sicurezza e controversie, il tracciamento intelligente secondo Apple

Con l’introduzione degli AirTags, Apple ha rivoluzionato il concetto di localizzazione personale, dando vita a una rete di tracciamento Find My che si estende su scala globale. Questi piccoli dispositivi circolari da 29 dollari l’uno si sono rapidamente affermati come strumenti indispensabili per ritrovare oggetti smarriti e prevenire furti, diventando parte della vita quotidiana di migliaia di utenti.

Sicurezza a portata di mano

Dagli zaini dimenticati alle automobili rubate, gli AirTags si sono dimostrati utili in moltissimi casi. In Colorado, ad esempio, le autorità locali hanno distribuito gratuitamente gli AirTags per ridurre i furti di veicoli, mentre un carpentiere è riuscito a recuperare attrezzature per un valore di 5 milioni di dollari grazie a uno di questi dispositivi nascosti. Anche una famiglia ha ritrovato la propria auto rubata proprio grazie all’aiuto della polizia e a un AirTag ben piazzato.

Preoccupazioni legate alla privacy

Tuttavia, non sono mancate le polemiche. Il prezzo accessibile e le dimensioni ridotte degli AirTags li rendono potenzialmente pericolosi in mani sbagliate. Diverse persone, tra cui turisti australiani e donne sole, hanno denunciato tentativi di stalking in cui sono stati rinvenuti AirTags nascosti nei loro effetti personali. Apple ha cercato di correre ai ripari: oggi, se un AirTag sconosciuto viene rilevato vicino a un dispositivo iOS o Android, scatta una notifica di avviso, accompagnata da un segnale acustico emesso dal tracker.

Il confine sottile tra difesa e rischio

Nonostante gli sforzi di Apple per contrastare gli abusi, i timori per la privacy restano vivi. Un esempio tragico è quello di una donna di 61 anni che ha perso la vita cercando di recuperare i propri beni rubati con l’aiuto di un AirTag, ma senza il supporto delle forze dell’ordine. Questo episodio mette in evidenza come l’uso di questi dispositivi debba sempre avvenire in collaborazione con la polizia, evitando iniziative personali potenzialmente pericolose.

Tra progresso tecnologico e responsabilità sociale

Apple è attualmente coinvolta in una class action che accusa gli AirTags di essere strumenti ideali per stalker, ma resta il fatto che, come ogni tecnologia, l’uso dipende dall’intento dell’utente. Gli AirTags hanno indubbiamente permesso a molte persone di proteggere i propri beni e ridurre i crimini, pur alimentando al contempo un dibattito necessario su privacy, sicurezza e responsabilità.

A 79,99 dollari per un pacchetto da quattro, questi piccoli dispositivi rappresentano un valido alleato contro i furti, a patto che vengano utilizzati con giudizio e nel rispetto della legge.

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