Il nome di Alvaro Morata circola da poche ore, ma sembra proprio lo spagnolo il nome al quale il Milan proverà a consegnare le chiavi dell’attacco per la prossima stagione.
Il trentaduenne, impegnato agli Europei e appena approdato in semifinale, non scalda i tifosi e c’è da dire che non stiamo parlando di un centravanti da 25 gol a stagione. Non lo era Giroud, se non nelle prime annate di carriera, né lo è ancora Zirkzee, per il quale si sta combattendo con l’agente Kia a causa delle commissioni.
Non scalda anche per i tanti gol sbagliati nel corso degli anni, per la tendenza a finire spesso oltre i difensori (ce n’era un altro…) e per l’età non più giovanissima.
Quantomeno è esperto, ha mentalità e un palmares ricco e variegato. Certo, per quattro anni non consecutivi fu uno degli idoli dei tifosi della Juventus, ove fece benissimo, ma è un professionista.
Oltrettutto la voglia di tornare in Italia c’è, la moglie è italiana, ma una promessa lo fa ancora nicchiare: ha, infatti, garantito ai tifosi dell’Atletico Madrid, sua attuale club, di andar via solo dopo aver vinto. La manterrà?
Ad ogni modo, Morata è l’uomo giusto per il Milan? Forse potrebbe garantire un apporto migliore da co-titolare o 12° uomo, mentre da titolare costringerebbe i rossoneri a patire parecchio in zona gol non essendo lo spagnolo, come sappiamo, un bomber implacabile.
Però la sua classe è cristallina e a gara in corso potrebbe dare un contributo notevole, specie in partite particolarmente chiuse in cui storicamente il Milan fa enorme fatica e spesso perde punti preziosi.
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