Ok al challenge dal presidente Casini: Lega Serie A apre al VAR a chiamata

VAR, il presidente della Lega Calcio Lorenzo Casini promuove il “challenge” a disposizione degli allenatori. In base a tale innovazione, ciascuna panchina potrà richiedere al direttore di gara di andare a rivedere delle azioni dubbie.

Il mondo del calcio si allinea a sport come la pallavolo e il tennis: anche in Serie A, ben presto, gli allenatori potrebbero ritrovarsi ad usufruire del VAR “a chiamata”, ossia chiedere al direttore di gara di andare a rivedere le azioni discutibili senza che vi sia un preavviso da parte degli uomini impegnati al VAR.

Nel mondo della pallavolo abbiamo ormai imparato a familiarizzare con il “video-check”, lo strumento che permette agli arbitri di rivedere le azioni dubbie (palla in/out, eventuali invasioni di rete etc…), su richiesta delle panchine. Ogni coach ha la possibilità di giocarsi un challenge due volte per set, possibilità che rimangono intatte se l’allenatore dimostra di aver avuto ragione nel sovvertire la decisione dell’arbitro.

Nel mondo del calcio, le regole devono ancora essere ben definite. Si deve decidere, ad esempio, quante chiamate concedere a ciascun allenatore per partita. Così come devono essere stabilite le modalità e i tempi per poter interpellare l’arbitro.

Il presidente della Lega Calcio Lorenzo Casini commenta così queste innovazioni in corso d’opera: “Credo che delle migliorie vadano discusse. Una che trovo ragionevole è quella del challenge. Dare la possibilità, anche solo una volta o due, alle squadre di rivedere una determinata azione penso sarebbe un segnale di apertura che non dovrebbe creare troppe complicazioni in merito alla durata delle partite“.

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